Il rilevatore di radiazioni alfa-beta-gamma a scintillazione RAM63 è davvero un ottimo strumento per rilevare le radiazioni ionizzanti. Purtroppo non dispone di alcuna uscita che consenta di interfacciare lo strumento con un sistema di acquisizione dati (DAQ).
E' possibile tuttavia aggiungere un semplice circuito che preleva gli impulsi dal collettore di T5, li squadra e li normalizza in durata.
Un cavetto a 4 poli di tipo telefonico viene fatto uscire dal contenitore metallico del RAM63 tramite un foro filettato già presente (accanto al connettore delle sonde) e normalmente chiuso da una vite a testa larga.
Il cavetto oltre a fare uscire gli impulsi serve anche ad alimentare il RAM63.
Il RAM63 dotato di interfaccia per DAQ può essere collegato al k8055 (vedi post in questo stesso blog); e un apposito programma può poi presentare i dati sullo schermo di un PC.
Il RAM-63 è un contatore a scintillazione dotato sia di una sonda Beta-Gamma che di una sonda Alfa "esclusiva", che misura le sole radiazioni alfa. Le sonde impiegano un tubo fotomoltiplicatore M12 FS 35 e degli scintillatori plastici. Lo scintillatore della sonda sonda Alfa RAM-63/2 "è costituito da un sottile strato di ZnS(Ag), cioè solfuro di zinco attivato con impurità argento, depositato su una lamina di plastica trasparente che è a sua volta accoppiata alla finestra del fotomoltiplicatore con del grasso al silicone" (F. Bastianini su Elettronica Flash- Aprile 1999)
Scintillatore SAD-18 della sonda alfa RAM63/2
Interfaccia II versione
Una
interfaccia più efficiente prevede a monte dello squadratore un
amplificatore (derivato da schema pubblicato da Anilandro) che aumenta il livello dei segnali più deboli prelevati
dal collettore di T5. Inoltre il circuito (in alternativa al fissaggio mostrato in precedenza) può essere inserito in un adattatore per batterie torcia e trovare alloggiamento nel comparto batterie, che non deve essere rimosso.
